Emergenze storico-culturali di Endine

Chiesa parrocchiale di San Giorgio Martire: eretta nel 1300, la parrocchiale subì in seguito notevoli ampliamenti. Da segnalare una “Madonna col Bambino in Gloria e i Santi Rocco, Remigio e Sebastiano” di Domenico Carpinoni nonché una pala raffigurante la “Madonna del Rosario” di Gian Paolo Cavagna.

Sono inoltre presenti alcune pregiate tele ad olio settecentesche di autore ignoto tra cui “S. Giorgio”, “l’Adorazione dei Magi”, la “Natività di Nostro Signore”, la “Madonna Immacolata” e la “Vergine con Bambino”. Si rinvengono inoltre opere di scuola fantoniana quali l’altare maggiore, le cantorie e la statua della Madonna Addolorata. La sagrestia, infine, contiene armadi intagliati, uno dei quali risalente al 1757.

Esterno della chiesa
di San Giorgio 
Esterno della chiesa
di San Remigio 
Madonna in trono con i Santi (Carpinoni, 1640)


Chiesa di San Remigio: secondo la tradizione la chiesa, dedicata al Santo vescovo francese Remigio, venne fondata nel 1400 circa da uno dei monaci benedettini di San Paolo d’Argon, allora dipendente dall’abbazia di Cluny.

Santuario di San Remigio, particolare dell'interno (Foto E. Silva) 


In seguito ad un’alluvione, la chiesa venne riedificata attorno al 1600. Verso il 1630 si osservò una crescita nella devozione al Santo da parte dei circa 400 abitanti del luogo, dovuta al fatto che l’epidemia di peste che si verificò in quel periodo colpì solo sette persone all’interno della comunità.

Oggi all’interno della chiesa è visibile una tela del Carpinoni, la “Madonna col Bambino e i Santi Remigio e Alessandro”, mentre esternamente all’edificio è posta la statua in bronzo dell’emigrante con la valigia, un’opera di Alberto Meli che testimonia come la chiesa divenne tempio degli emigranti nel 1980. 

A. Meli, statua dell'emigrante con la valigia (1992, foto E. Silva)


Fanovo: la frazione di Fanovo è situata alle pendici del monte Grione, a 180 metri circa al di sopra del nucleo abitato di Endine. Il borgo è formato da poche case e da una grande piazza da cui si domina la valle. Durante il periodo estivo la frazione è teatro di feste organizzate per gli escursionisti di passaggio verso Palate o il monta Grione. Da citare la chiesetta di San Pietro, eretta nel 1721 erestaurata totalmente nel 2001.